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LA CITTA' APPENNINICA. CRONACHE DALLA RICOSTRUZIONE

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Esce oggi il nuovo libro "La Città appenninica. Cronache dalla ricostruzione" (Il Lavoro Editoriale), disponibile online in versione e-book e cartacea. Il volume raccoglie gli scritti successivi all’uscita de La Post Regione. Le Marche della doppia ricostruzione, edito ormai quasi cinque anni fa.  Perseguendo nella convinzione che l’impegno pubblico abbia un senso se, oltre alla prassi concreta, coltiva la riflessione critica su quanto la realtà sembra suggerirci, il libro si muove come un diario ragionato frutto dell’esperienza di questi ultimi anni.  Il viaggio fatto in giro per le Marche da La Post Regione con circa trentacinque occasioni di presentazione e dibattito e con la nascita del blog www.lapostregione.blogspot.com ha accompagnato almeno in parte lo sviluppo ulteriore della riflessione che si è avvalsa anche di una serie di contributi di intellettuali marchigiani che colgo qui l’occasione per ringraziare pubblicamente.  Giancarlo Galeazzi, Pierluigi Falas...

DALL’ECCEZIONE ALLA MARGINALITA’

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                                               Il seminario che la cattedra Unesco di Educazione, Crescita, Uguaglianza dell’Università di Ferrara ha tenuto a Fabriano il 18 e 19 giugno scorsi ha dibattuto delle cosiddette “aree marginali” nelle regioni sviluppate ( Marginal Areas in Developped Areas ). Una due giorni molto intensa con studiosi e allievi impegnati a confrontarsi su un tema che ha a che fare con la società digitale che sta avanzando e che comunemente consideriamo sinonimo non solo di innovazione, ma di potenziale accessibilità per tutti alle opportunità che le nuove tecnologie offrono. In realtà, le cose non stanno esattamente così e la questione non riguarda tanto il digital divide , ossia la mancanza di abilità digitali da parte di cittadini e fasce sociali (ad esempio gli anziani o gli over 50), quanto il fatto che la società digitale produce del...

LA QUESTIONE SALARIALE NON PUO’ ATTENDERE

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La questione salariale italiana ha recentemente conquistato l’attenzione dei media grazie a tre eventi: la morte di Papa Francesco che al tema della dignità del lavoro ha dedicato buona parte del rinnovato pensiero sociale della Chiesa, il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Latina in vista del Primo Maggio e i referendum dell’8 e 9 giugno prossimi, dove i temi del lavoro saranno al centro del pronunciamento degli elettori. La stagnazione ormai trentennale dei redditi da lavoro in Italia rappresenta un’anomalia assoluta tra le economie avanzate. Dal 1991 al 2023 i salari sono diminuiti del 3,4%, mentre la loro crescita media nei Paesi Ocse si attesta intorno al 30%. Persino la Grecia ha fatto meglio di noi. Giustificare questa eccezionalità con il fattore della bassa produttività regge fino ad un certo punto. Non solo perché - parafrasando Paolo Sylos Labini – l’aumento dei salari aiuterebbe la crescita della produttività, mentre in Italia si è pensato da t...

VINCERANNO ANCORA I RICCHI?

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Grazie a tutti voi per la numerosa presenza e grazie a Macerata Racconta, rassegna di libri e editoria giunta alla XV edizione. Un ringraziamento particolare va a Riccardo Staglianò per aver accettato l’invito della Fondazione Belli a presentare qui a Macerata il suo ultimo libro “Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe” (Einaudi 2024). Per chi non la conoscesse la Fondazione Giuseppe Belli è una fondazione di cultura politica che gestisce il patrimonio del Pci, Pds, Ds della provincia di Macerata e che - insieme alle altre fondazioni diffuse in tutta Italia - fa parte della Associazione nazionale Enrico Berlinguer, con l’obiettivo di diffondere e rinnovare la cultura politica della sinistra italiana. Sono qui in sala alcuni rappresentanti della Fondazione, il presidente del Consiglio di amministrazione Luciano Ramadori e i componenti Massimo Lanzavecchia e Cataldo Modesti. Essendo la prima iniziativa pubblica che la Fondazione organizza dopo il lutto che l’ha colpita...

DALLA FINE DEL MONDO UN MESSAGGIO ANCORA VIVO

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È stato il Papa venuto “dalla fine del mondo”, eletto nel giorno di Sant’Ansovino vescovo pacifista e che ha scelto per la prima volta il nome del Santo di Assisi, patrono d’Italia. È stato l’autore di tre documenti pregnanti: l’Evangelii Gaudium e le encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, che hanno lasciato un segno profondo. Ha riattualizzato il messaggio evangelico a fianco degli ultimi e dei poveri, ha introdotto i temi dell’ecologia integrale e della fratellanza nel Terzo millennio. È stato il Papa del pianeta, delle periferie esistenziali ed umane, delle solitudini (come durante la pandemia da Covid), di una Chiesa accogliente e misericordiosa, e dell’impegno per la pace. I temi della giustizia sociale e ambientale, della dignità del lavoro e della prossimità verso gli ultimi, gli sfruttati, gli immigrati e gli esclusi sono stati al centro del suo pontificato contro ogni cultura dello “scarto”. È stato il Papa che ha saputo parlare un linguaggio semplice e globale, rivolto a tu...

LA POST REGIONE, CINQUE ANNI DOPO. BILANCI E PROSPETTIVE PER LE MARCHE

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Quando il 7 settembre del 2020 uscì “La Post Regione. Le Marche della doppia ricostruzione”, a pochi giorni dalle elezioni regionali (che si tennero il 20 settembre), era chiaro a chi militava nel campo del centrosinistra che si sarebbe andati incontro ad una pesante sconfitta. La pubblicazione del libro rappresentò per certi versi la consegna di un testimone, una sorta di messaggio nella bottiglia affidata al mare degli eventi, e personalmente – si licet – la chiusura di un percorso a servizio dell’istituzione regionale. Ma in quell’epilogo preannunciato erano conchiusi altri significati politici molto importanti. Si chiudeva un ciclo venticinquennale di governo delle forze progressiste e di centrosinistra, che attraverso le presidenze di Vito D’Ambrosio, Gian Mario Spacca e Luca Ceriscioli avevano interpretato la stagione della democrazia dell’alternanza a livello regionale, caratterizzata da un forte rinnovamento e protagonismo delle Regioni, andato via via progressivamente sce...

RICOSTRUZIONI POST CALAMITA’ E PRIVATIZZAZIONE DEL DANNO

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Semmai un giorno venisse fatta la storia delle ricostruzioni di questo nostro martoriato Paese, quella post sisma del 2016/2017 sarebbe senza dubbio ricordata come una delle più generose e forse anche l’ultima. Generose furono le misure emergenziali a sostegno della popolazione, assunte immediatamente dopo gli eventi tellurici, e la decisione di ricostruire anche le seconde case, decisive per la ripresa turistica dei territori colpiti. Scelte su cui andrà rivalutata l’azione del primo Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani, che mutuò positivamente quanto già previsto per il terremoto dell’Emilia del 2012. Quasi contemporaneamente alla gestione della prima emergenza si aprì anche un vivace dibattito sulle prospettive dell’Appennino ferito. Esso s’inseriva e trovava alimento nel rinnovato interesse per le Aree interne, suscitato dalla omonima Strategia nazionale promossa da Fabrizio Barca, e spingeva nella direzione di accompagnare la ricostruzione fisica con misur...