LA QUESTIONE SALARIALE NON PUO’ ATTENDERE

La questione salariale italiana ha recentemente conquistato l’attenzione dei media grazie a tre eventi: la morte di Papa Francesco che al tema della dignità del lavoro ha dedicato buona parte del rinnovato pensiero sociale della Chiesa, il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Latina in vista del Primo Maggio e i referendum dell’8 e 9 giugno prossimi, dove i temi del lavoro saranno al centro del pronunciamento degli elettori. La stagnazione ormai trentennale dei redditi da lavoro in Italia rappresenta un’anomalia assoluta tra le economie avanzate. Dal 1991 al 2023 i salari sono diminuiti del 3,4%, mentre la loro crescita media nei Paesi Ocse si attesta intorno al 30%. Persino la Grecia ha fatto meglio di noi. Giustificare questa eccezionalità con il fattore della bassa produttività regge fino ad un certo punto. Non solo perché - parafrasando Paolo Sylos Labini – l’aumento dei salari aiuterebbe la crescita della produttività, mentre in Italia si è pensato da t...