“SE MAI VEDI…”, LE MARCHE DI DANTE

“Ond’io, che solo innanzi a li altri parlo, / ti priego, se mai vedi quel paese / che siede tra Romagna e quel di Carlo, / che tu mi sie di tuoi prieghi cortese / in Fano, sì che ben per me s’adori / pur ch’i’ possa purgar le gravi offese” (Purg. V, v. 67-72). Nel Dantedì , avvio delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del poeta della Divina Commedia, il più celebrato e noto al mondo, ci piace ritornare a quei versi del canto V del Purgatorio, dove - per il tramite di Iacopo del Cassero, che per primo si fa avanti e prende la parola tra la schiera dei “negligenti” - l’Alighieri ci dona la prima e più originale definizione delle Marche: “Quel paese che siede tra Romagna e quel di Carlo”. Una definizione di cui spesso è stata messa in evidenza l’indeterminatezza riguardante l’oggetto e il fatto che questo viene identificato per differenza rispetto alle due realtà contermini chiamate per nome, desumendo da ciò la prova di una sua debole identità. Una sorta di montaliano “ciò ch...